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NUTRIFLEBIX 60 cp

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NUTRIFLEBIX 60 cp

36,00

NUTRIFLEBIX 60 cp

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CODICE PRODOTTO: NUTRIFLEBIX

CONSIGLIATO PER: Insufficienza venosa vascolare, linfedema, gambe gonfie, ritenzione idrica e funzionalità delle vie urinarie. Il termine “insufficienza venosa” definisce una condizione patologica dovuta ad un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore. Si manifesta negli arti inferiori ed innesca un aumento di pressione nei capillari che tendono a rompersi con successiva formazione di edema, ipossia generalizzata e lattacidemia (eccessiva presenza di acido lattico nel sangue). L’Edema linfatico è un eccessivo accumulo nei tessuti dell’organismo del liquido che circola nei vasi linfatici (linfa). Non potendo defluire, la linfa ristagna nel tessuto cutaneo, ostruendo il circolo linfatico e provocando gonfiore visibile nelle gambe (edema).

A COSA SERVE: Funzionalità della circolazione venosa, del microcircolo, il drenaggio dei liquidi corporei, delle vie urinarie e le funzioni depurative dell’organismo.

NATURA DEL CONTENITORE: Confezione da 60 Compresse da 1 gr. Cad. Peso netto contenuto 60gr. La confezione permette la terapia per 2 Mesi con l’assunzione di una compressa al giorno mentre di 1 Mese per due compresse.

MODALITÀ D’USO: Si consiglia di assumere con acqua a stomaco pieno. Dose giornaliera due compresse al giorno ( salvo diverse indicazioni ). Ciclo medio consigliato 2/3 mesi.

ATTIVO: Diosmina, Meliloto, Cumarine, Bromelina e Betulla. Per info complete consultare la scheda INGREDIENTI

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INGREDIENTI

Diosmina 450 mg, Melitoto 400 mg, Cumarina 80 mg, Bromelina 400 mg, Betulla 200 mg. Valori medi riferiti all’assunzione di due compresse.

 

AVVERTENZE

Non superare la dose massima giornaliera. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un sano stile di vita. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni. Per l’uso del prodotto si consiglia di sentire il parere del medico. Controindicato se in caso di ipersensibilità ai principi attivi, durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno. Glutine, Lattosio e Glucosio non presenti nel prodotto.

Metodo di conservazione: Conservare in luogo fresco ed asciutto e lontano dalla luce. Il termine minimo di conservazione si riferisce al prodotto correttamente conservato in confezione integra.

APPROFONDIMENTI

Il linfedema o Edema Linfatico è un ristagno di linfa nei vari distretti dell’organismo, espressione di un blocco o di una compromissione del sistema linfatico. Quello primario è causato da anomalie congenite a carico del sistema linfatico mentre il secondario può conseguire a patologie (adenopatie, diabete, linfangite, cellulite batterica, erisipela, filariosi linfatica) o derivare dalla rimozione chirurgica dei linfonodi (eseguita, per esempio, per asportare masse tumorali). Il sintomo più ricorrente del linfedema è il gonfiore ad un braccio o ad una gamba. Tra gli altri sintomi ricordiamo: alterazione della cromia della pelle, difficoltà a muovere l’arto colpito, pelle suscettibile alle infezioni, prurito e tensione della pelle. Non esiste una terapia completamente risolutiva. Per migliorare i sintomi del linfedema, è raccomandata la terapia complessa decongestiva ( linfodrenaggio, bendaggio, pressoterapia, tutori elastici) . La chirurgia è riservata ai casi di estrema gravità. E’ una condizione patologica caratterizzata da un anomalo ed esagerato accumulo di liquido linfatico in vari distretti dell’organismo. Più semplicemente, si definisce linfedema un qualsiasi ristagno di liquido nei tessuti, espressione di un blocco o di una compromissione del sistema linfatico. Il circolo linfatico è un importantissimo sistema naturale di difesa dell’organismo contro le infezioni, indispensabile, dunque, per rimuovere sostanze tossiche e liquidi che filtrano dai capillari sanguigni. La linfa, scorrendo lungo i vasi linfatici, viene veicolata nei linfonodi, che sono specifici centri di filtraggio adibiti alla depurazione della stessa. Il linfedema interessa tipicamente gli arti inferiori o superiori, nonostante possa verificarsi in qualsiasi parte del corpo, compresi genitali, viso, collo, torace, bacino e cavità orale. Quando il normale flusso linfatico viene ostacolato, il liquido si accumula, originando il tipico gonfiore che lo caratterizza e può portare a cambiamenti della pelle e dei tessuti. Segni e sintomi includono anche sensazione di pesantezza, tensione, indolenzimento o deficit funzionale dell’arto coinvolto. Ci sono molte sequele psicologiche e fisiche legate alla diagnosi. Il linfedema si verifica quando i vasi linfatici non sono in grado di drenare adeguatamente la linfa: in pratica, l’accumulo cronico e progressivo di liquido ricco di proteine all’interno dell’interstizio e del tessuto fibro-adiposo supera la capacità del sistema linfatico di trasportare il liquido.

In funzione della causa scatenate viene classificato in Primario (genetico) o Secondario (acquisito).

La causa scatenante del Primario risiede in anomalie congenite che si ripercuotono sul sistema linfatico. Questa variante si manifesta più frequentemente nelle donne e si distingue in più varianti ed in base all’età.

Linfedema primario congenito: rappresenta il 10-25% di tutte le forme di linfedema primario. Si tratta di una particolare forma di occlusione linfatica chiaramente evidente sin dalla nascita. Il congenito è una condizione tipica del sesso femminile, e tende a coinvolgere quasi esclusivamente le gambe. Si stima che il 2% delle forme congenite sia causato dalla malattia ereditaria di Milroy.

Linfedema primario precoce: è la forma più comune del primario (65-80%). Per definizione diventa clinicamente evidente dopo la nascita cioè prima dei 35 anni ed in genere, il paziente colpito, manifesta i primi sintomi durante la pubertà. Anche in questo caso, le donne sono più colpite rispetto ai maschi.

Linfedema primario tardo (o malattia di Meige): un soggetto affetto manifesta i primi sintomi dopo i 35 anni d’età. La forma tardiva rappresenta il 10% dei lindefemi primari.

Il Linfedema secondario come anticipa il termine stesso, è secondaria a svariate patologie; rappresenta perciò una disfunzione acquisita dei vasi linfatici, in origine sani e perfettamente funzionanti e colpisce indistintamente entrambi i sessi. La causa più frequente del Secondario è la filariosi linfatica, infezione a carico di linfonodi e vasi linfatici, provocata dal parassita Wuchereria bancrofti. Il linfedema secondario può essere causato anche da altre patologie come:

Adenopatie (o linfoadenopatie), Diabete, Intervento chirurgico per la cura del cancro alla gola, colom, utero, seno, prostata dei testicoli. Linfedema al collo e alla testa, agli arti inferiori, rimozione dei linfonodi ascellari, a livello del braccio, Linfangite, e cellulitebatterica. Invece nella Obesità patologica si manifesta a causa di un letterale “schiacciamento” dei vasi linfatici e dei linfonodi. Da quanto detto, è facilmente comprensibile come l’efficienza del sistema linfatico sia indispensabile per proteggere l’organismo dalle infezioni: in presenza di linfedema, la funzione di difesa viene indebolita, pertanto il paziente risulta più esposto e suscettibile alle infezioni.