Cos'è la Melatonina?

La Melatonina è stata scoperta circa 50 anni fa e più precisamente nel 1958 da Aaron Lerner, un dermatologo che isolò questo ormone nella ghiandola pineale delle mucche. E’ un ormone secreto prevalentemente, ma non solo, da una piccola ghiandola presente nel cervello, chiamata ghiandola pineale o epifisi che regola il ritmo circadiano dell’organismo. La sua secrezione viene regolata dalla luce e cioè quando lo stimolo luminoso che arriva alla retina viene trasmesso con un segnale all’epifisi dove viene inibita la sua secrezione ; il buio, al contrario, ne stimola il rilascio e per questo motivo la melatonina ha un picco nelle ore notturne e valori molto più bassi durante il giorno. Dato che produce un effetto sedativo il cervello la utilizza come una sorta di segnale per informare l’organismo che è buio e che è pertanto giunto il momento di dormire e riposarsi. Viene secreta durante la notte in risposta alla mancata stimolazione dei fotorecettori retinici da parte della luce diurna. La melatonina è molto bassa durante i primi tre mesi di vita e senza notevoli differenze tra livelli notturni e diurni mentre dal 4° al 6° mese i livelli di melatonina aumentano gradualmente con un picco verso i 3 anni mentre la sua produzione diminuisce con l’età a causa della calcificazione dell’Epifisi. I disturbi del sonno si possono suddividere in due principali categorie se da una parte troviamo tutte quelle persone che fanno molta fatica a prendere sonno ma che quando si addormentano portano a termine il loro riposo dall’altra invece vi sono soggetti che si addormentano facilmente ma che si svegliano nel cuore della notte o nelle prime ore della mattina senza poi riuscire a riaddormentarsi. La melatonina si è dimostrata efficace soprattutto nel primo caso dove agisce andando a ripristinare i naturali ritmi biologici dell’organismo mentre in alcuni casi disturbi del sonno dipendono infatti soprattutto dallo sfasamento del ciclo di secrezione della melatonina mentre un deficit quantitativo è abbastanza raro. L’efficacia della melatonina nella cura del jat-lag (la cosiddetta sindrome da fuso orario che colpisce coloro che viaggiano frequentemente da una parte all’altra del mondo) è stata ampiamente documentata in cui la melatonina interviene in questi casi per regolarizzare l’orologio interno, scombussolato dal fuso orario. Quando si parla di melatonina, visto che, se assunta per brevi periodi, è priva di controindicazioni, la parola integratore è d’obbligo e può infatti essere venduta con una certa libertà attraverso i canali tradizionali quali le farmacie o erboristerie o online. Però solo il medico, attraverso un’accurata anamnesi del paziente, potrà orientarlo verso l’assunzione di una determinata formula, consentendo di ottenere il massimo risultato nella massima sicurezza. Solitamente sono infatti sufficienti uno o due milligrammi di melatonina per far impennare i valori ematici di questo ormone (sino a 100 volte superiori rispetto a quelli fisiologici) e soltanto dopo 4,6,8 ore tali valori tornano nella norma.